Stanotte i nostri vicini erano tutti in festa, coi loro tamburini mi spaccavano la testa
Correvano per la campagna con gran piacere; io avevo il nervoso, non potevo dormire
A forza di sentire questo gran baccano non sapevo più cosa
fare. Mi credevo perduto, svegliai mia madre.
Come potete credere, mi sono vestito e sono andato a vedere cos'era successo
Sul mio cammino incontrai Giustina, le dissi così: "Ditemi, mia vicina,
non potreste raccontarmi cos'è successo?" Lei s'è messa a ridere e me l'ha raccontato
Mi ha detto che un bel bambino ha preso la nostra natura per riscattare ogni creatura.
Appena ebbi sentito tutto ciò provai una gran gioia e corsi laggiù come un
perniciotto
Arrivando al luogo dove c'era la puerpera feci là un bel
fuoco: era tutta gelata.
Poi dispiegai un bel pannolino bianco e aiutai a cambiare il bambino
Appena fu cambiato presi le mie nacchere e mi misi a cantare
tan-luro-lureto;
cantai e danzai per rallegrarlo, ma mi raffreddai e ora non faccio altro che
tossire.
Adesso non ho tempo per raccontarvi il resto, ma se volete venire, domani che sarà festa,
vedremo la partoriente e il bambino nella culla, suoneremo l'albata e diremo dei Nové.